lunedì 1 giugno 2009

I pericoli dietro il referendum del 21 Giugno


A proposito del prossimo referendum sul sistema elettorale Il referendum del 21 giugno, che ha come oggetto la modifica della legge elettorale, richiede un’attenta riflessione sugli esiti di un suo eventuale successo.
Una vittoria dei Sì determinerebbe un ulteriore deterioramento della democrazia nel nostro paese, perché consegnerebbe tutto il potere decisionale ad un unico partito, in quanto il premio di maggioranza verrebbe assegnato al partito che ha ottenuto la maggioranza relativa. Ciò limiterebbe più di ora la possibilità di scelta effettiva degli elettori e aumenterebbe il peso del partito vincente. Peraltro non eliminerebbe gli aspetti perversi dell’attuale sistema: il meccanismo delle liste bloccate e della selezione dei candidati per cooptazione, che sottrae potere decisionale ai cittadini, nonché il rafforzamento della coalizione vincente attraverso il premio di maggioranza. Resterebbe anche il premio "regionale" per il Senato, e quindi la possibilità che si formino maggioranze diverse nelle due camere.
Riteniamo che l’unica via per avviare un dibattito parlamentare, ma anche un dibattito pubblico, in grado di sollecitare l’approvazione di una nuova legge elettorale sia il mancato raggiungimento del quorum. L’invito all’astensione è dunque motivato non solo dall’esigenza di non peggiorare ulteriormente una pessima legge elettorale, che è riuscita a peggiorare perfino il discutibilissimo “Mattarellum”, ma anche di avviare un largo ripensamento sul modo avventuroso e democraticamente discutibile con cui da quasi vent'anni si è devastata tutta la legislazione elettorale: causa non ultima dell'emergenza democratica che stiamo attraversando.


da www.nuvole.it

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