martedì 26 maggio 2009
No al referendum elettorale
Il 21 giugno saremo chiamati a votare, ancora una volta, su referendum elettorali. Certo, condividiamo il diffuso giudizio negativo sulle leggi vigenti per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Queste leggi espropriano le elettrici e gli elettori del diritto di scegliere i propri rappresentanti. Oggi non sono gli elettori e le elettrici a scegliere i parlamentari, questi sono nominati dai capi-partito.
L’attuale sistema elettorale andrebbe trasformato radicalmente, per assicurare alle Assemblee elettive il pluralismo delle forze politiche e la massima rappresentatività del popolo italiano.
A tutt’altro, invece, mirano i quesiti del referendum del 21 giugno, che non riguardano il sistema delle liste bloccate e dunque le confermano. Il vero risultato giuridico del referendum sarebbe quello di consegnare il Paese al solo partito che avesse un voto in più di ciascun altro, attribuendogli più della maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento: con appena il 30 % o il 20% dei voti avrebbe il 54% dei seggi alla Camera. Inoltre dal Senato sarebbero escluse tutte le liste che non raggiungessero l’8%.
Con la vittoria dei sì, si avrebbero un premio di maggioranza e una soglia di sbarramento enormi, senza precedenti nella storia istituzionale italiana e in quella di ogni paese civile. Con tre quesiti, che modificano ben 67 punti delle due leggi elettorali, oscuri nella formulazione ma chiari nella finalità di manipolare il sistema di voto, si vuole imporre il bipartitismo coatto, al di là dell’effettiva volontà dei cittadini.
Con la vittoria dei sì, si impedirebbe qualsiasi ulteriore riforma elettorale.
Con la vittoria dei sì, sarebbe confermato un sistema che trasforma una minoranza elettorale in stragrande maggioranza parlamentare (tale da poter agevolmente cambiare la Costituzione a suo piacimento), e che ingigantisce il potere del capo di tale arbitraria maggioranza.
Un siffatto sistema elettorale viola la Costituzione, e deve essere rifiutato: il referendum deve fallire, attraverso la non partecipazione al voto o il rifiuto della scheda, per impedire la cancellazione della democrazia parlamentare e per rendere possibile una riforma elettorale che restituisca la parola ai/alle cittadini/e.
Gianni FERRARA, Pietro ADAMI, Cesare ANTETOMASO, Gaetano AZZARITI, Francesco BILANCIA, Claudio DE FIORES, Tommaso FULFARO, Domenico GALLO, Orazio LICANDRO, Enzo MARZO, Mario MONTEFUSCO, Francesco PARDI, Alba PAOLINI, Gianluigi PEGOLO, Pino A. QUARTANA,Franco RUSSO, Giovanni RUSSO-SPENA, Cesare SALVI, Lorenza CARLASSARE, Mario DOGLIANI, Roberto LA MACCHIA, Mattia STELLA, Massimo VILLONE, Paola MASSOCCI,Domenico GIULIVA, Andrea AIAZZI, Bruno MARTELLONE, Sergio PASTORE, Luigi GALLONI, Silvio GAMBINO, Paolo de SANCTIS, Aldo FAPPANI, Michele CHILLEMI, Roberto PORTA, Corrado MORGIA, Roberto GIULIANI, Imma BARBAROSSA, Gim CASSANO
Nikea ALBANESE S., Maria D. ASCHETTINO, Alessandro AVALLONE, Luca BAIDA, Gianni BERNARDINI, Giuseppina BILLI, Angela BINDI, Pino BRANDI, Giuseppe BRONZINI,Anna Maria BRUNI, Antonio CANALIA, Sergio CARRARO, Pietrina CHESSA, Marco CHIEFFI, Emanuele CHIODINI, Cosimo A.CILIBERTO, Michele CITOLI, Maurizio COLLEONE, Marco DAL TOSO, Vito DE BARI, Mario DE LUCA, Paolo DESANCTIS, Lucia DELEGU, Maria DENISE, Ettore DETTORI, Viviana D'ONOFRIO, Daniele DOMBARILLARI, Marina DONDERO, Marcello FAGIOLI, Stefano FALCINELLI, Aldo FAPPANI, Luigi FERRAJOLI, Ilia FUBUNI, Daniela GAMBA, Silvio GAMBINO, Piero GHISETTI, Roberto GIULIANI, Domenico GIULIVA, Antonio GRIMALDI, Pasquale INDULGENZA, Adriana LIBANETTI, Gianluca LOMBARDI, Saverio LUZZI, Giuseppe MAGARO, Angela MANCUSO, Monica MARTENGHI, Giorgio MASSI, Enrico M. MASSUCCI, Gerardo MAZZAFERRO, Francesco MERLONI, Enrico MONZATTI, Corrado MORGIA, Consuelo MOTTA, Norberto NATALI, Mario OTTAVI, Teresio PANERO, Paola PELLEGRINI, Tonino PERNA, Raffaele PICCOLI, Roberto PORTA, Franco RAGUSA, Alessandro RAPINESE, Massimo RECCHIONI, Maria RICCIARDI, Dario ROSSI, Antonia SANI, Adriana SPERA, Graziella STECCONI, Rosa TAVELLA, Emanuele TIONE, Stefano TONDOLO, Gennaro VARRIALE, Luca ZAMPORLINI, Guglielmo ZANETTA, Maura ZAPPA, Cataldo ZINGAROLI.
Per adesioni
fs.russo@tiscali.it
Roma 20 maggio 2009
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